Più in dettaglio, Intel ha rivelato che il chip grafico "Alchemist" viene realizzato facendo ricorso al nodo a 6nm (N6) di TSMC. Quest'ultimo conserva alcune feature presenti anche nella tecnologia N7 messa a disposizione dallo stesso maker, come la litografia EUV (Extreme UltraViolet), ma assicura un incremento della densità dei transistor pari al 18%, oltre a un minor consumo di potenza.
Dal momento che il nodo N7 (e quindi a 7nm) è stato impiegato da AMD per la fabbricazione delle sue GPU RDNA 2, non è operazione troppo complessa mettere a fuoco quale sia, nelle intenzioni di Intel, il principale competitor con cui confrontarsi.
Per completezza è tuttavia doveroso osservare che AMD ha già pianificato l'introduzione di GPU in tecnologia N6, e più in dettaglio di chip grafici per alcune nuove Radeon RX 7000 di fascia media, ottenuti mediante "die-shrink" degli attuali processori "Navi 22" e "Navi 23".
Inoltre, nel 2022 è anche atteso l'arrivo delle prime GPU AMD hign-end basate sull'architettura RDNA 3: queste soluzioni, destinate a sostituire le attuali Radeon RX 6900, RX 6800 e RX 6700, saranno fabbricati con il nodo N5 (5nm).
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