In accordo a un report pubblicato on line dal sito TweakTown, AMD ha deciso di realizzare il chip grafico della Radeon R9 Fury attivando 56 Compute Unit (CU) su un totale di 64 CU presenti nello schema della GPU Fiji in versione completa. Ne consegue che il nuomero di stream processori attivi è pari 3584 (56 x 64, poichè ogni CU contiene 64 SP, ndr) stream processor, o SP, mentre il numero di TMU è pari a 224.
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AMD ha deciso, inoltre, di non variare, rispetto al chip grafico della Radeon R9 Fury X, il numero di ROP, che resta pari a 64, e la configurazione del frame buffer, implementato con 4GB di RAM HBM, integrata nel package della GPU e collegata a questa attraverso un bus a 4096-bit. In maniera analoga, non cambiano le frequenze di clock del core grafico, pari a 1050MHz, e della memoria on board (500MHz).
A differenziare la Radeon R9 Fury dalla Radeon R9 Fury X sarà invece il sistema di raffreddamento, ad aria per la prima e a liquido per la seconda. Infine, in termini prestazionali, la Radeon R9 Fury dovrebbe offrire prestazioni inferiori a quelle della Radeon R9 Fury X di una quota compresa tra il 10% e il 12%: in tal caso la nuova SKU potrebbe essere collocata sul mercato come una soluzione concorrente della GeForce GTX 980 di NVIDIA.
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